Con l'entrata in vigore del Regolamento (UE) n.2016/679 (di seguito anche “Regolamento”) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, il Ministero dell'Interno, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali conseguente alla consultazione delle pagine del portale 112sordi.it e all’iscrizione degli utenti al servizio 112 Sordi, adotta misure tecniche e organizzative per garantire che lo stesso sia conforme alle norme e ai principi previsti dal Regolamento.
La presente informativa, resa in applicazione dell'articolo 12 del Regolamento, intende informare gli utenti del portale, ai sensi dell’articolo 13 (Informazioni da fornire qualora i dati personali siano raccolti presso l'interessato), in merito al trattamento dei dati personali da loro conferiti.
Il Ministero dell'Interno tratta i dati personali nello svolgimento dei propri compiti di interesse pubblico e comunque nell'esercizio dei propri pubblici poteri.
L’iscrizione al servizio 112 Sordi da parte dell’utente è facoltativa e volontaria. La base giuridica del trattamento dei dati personali risiede nel contratto di utilizzo (articolo 6 paragrafo 1 lettera del Regolamento) accettato dall’utente durante la fase di registrazione al servizio.
Tuttavia, la tipologia di servizio e la finalità esplicitata dal portale comportano, seppure indirettamente, l’associazione dei dati identificativi dell’utente alla condizione di soggetto affetto da disturbo uditivo. Per questa ragione viene richiesto all’utente il consenso al trattamento delle categorie particolari di dati personali ai sensi dell’articolo 9 paragrafo 2 lettera a. del Regolamento.
Il servizio permette agli operatori del 112 e dei numeri di emergenza italiani di sapere che la persona che sta chiedendo aiuto è sorda. In questo modo chi risponde attua tutti gli accorgimenti necessari per intervenire in modo utile e appropriato, senza perdita di tempo e senza la necessità di intermediari.
Al fine di essere soccorsi più velocemente l’operatore del numero di emergenza sa grazie all’identificativo di chiamata, che l’interlocutore è sordo prima ancora di rispondere al telefono. Inoltre, il servizio fa risparmiare tempo prezioso in quanto molti dei della persona che sta effettuando la chiamata sono già a sua disposizione.
Sapendo che l’utente è sordo, l’operatore di emergenza attiva subito una chat testuale per dialogare con l’interlocutore. Grazie alla chat l’utente del servizio, potrà anche ricevere immagini utili in attesa dei soccorsi e rispondere a domande interattive estremamente semplici e veloci.
Inoltre, quando l’utente chiama il numero dedicato oppure il numero unico nazionale per le emergenze 112, gli verrà inviato un sms per l’avvio della chat e per poter rilevare la posizione geografica del chiamante al fine di inviare più rapidamente i soccorsi.
La privacy dell’utente è sempre tutelata e la sua posizione viene raccolta solo a fronte di una reale richiesta di intervento. Il portale non registra e/o conserva informazioni sulla posizione dell’utente. Per registrarsi al servizio l’utente deve conferire i suoi dati personali. Questi saranno leggibili agli operatori del servizio emergenza solamente in caso di chiamata.
Per la registrazione al servizio sono richieste solo le informazioni utili a gestire l’account e ad identificare l’utente in caso di necessità.
A seguito della registrazione l’utente potrà accedere al servizio e modificare successivamente i dati conferiti in fase di registrazione, consultarli o eliminarli.
Se l’utente accede con un profilo social o con SPID, dovrà inserire i suoi dati subito dopo l'accesso.
I dati potranno essere comunicati a:
Il trattamento dei dati è effettuato generalmente da soggetti che operano sul territorio nazionale italiano. Tuttavia, 112 Sordi, utilizza servizi Cloud che risiedono su datacenter ubicati all’interno dell’Unione Europea. Tali servizi sono forniti da operatori certificati individuati nel Cloud Marketplace di AgID. Il Cloud Marketplace di AgID espone i servizi e le infrastrutture qualificate dall’Agenzia per l’Italia Digitale per l’utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni.
Il trattamento dei dati personali, durerà fino alla cancellazione dell’utente dal servizio.
Il trattamento viene interrotto se:
Conserveremo i dati personali per il termine prescrizionale previsto dalla normativa per la tutela dei diritti connessi, fatti salvi in ogni caso periodi di conservazione maggiori previsti da specifiche normative di settore.
I dati di Log sono conservati e trattati per un periodo massimo di 36 mesi dalla loro raccolta.
Ad esclusione dei dati conferiti durante l'invio facoltativo, esplicito e volontario di messaggi agli indirizzi di contatto del Ministero pubblicati sul portale, che verranno conservati e trattati per il periodo ritenuto necessario a far fronte alla richiesta, i dati conferiti dall’utente in fase di registrazione al servizio, sono conservati e trattati limitatamente alla durata dell’iscrizione dell’utente stesso al servizio, ovvero:
Gli interessati hanno il diritto di ottenere dal Ministero degli Interni, nei casi previsti dal Regolamento, l'accesso ai propri dati personali, la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che li riguarda, o di opporsi al trattamento, secondo quanto previsto dagli articoli 15-22 del regolamento. Le relative istanze vanno presentate inoltrandole al Titolare del trattamento o al Responsabile della Protezione dei Dati, utilizzando il modulo disponibile al seguente link: www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1089924.
Quando l'eventuale violazione di dati personali può comportare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche, la violazione è comunicata all'interessato senza giustificato ritardo, secondo quanto prevede l'articolo 34 del Regolamento.
Gli interessati che ritengono che il trattamento di propri dati personali effettuato a seguito della consultazione del portale sia in violazione di quanto previsto dal Regolamento hanno il diritto di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali, in veste di autorità di controllo nazionale (articolo 77), o ricorrere in sede giudiziaria (articolo 79).